Il pane fatto in casa

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Cari  Amici,

l’estate è ormai arrivata, la prova costume è alle porte, fa piuttosto caldo e comunque, ripeto, la prova costume è alle porte. E fa caldo.

Date queste premesse, di cosa mai potremmo parlare? Di pane fatto in casa. Una buona pagnotta non si nega a nessuno e con questa ricetta, fidatevi di me, accenderete il forno solo per una volta e non dovrete comprare pane per una buona settimana.

Proprio così: se vi munite di una buona farina di tipo 2, otterrete un prodotto gustoso, salutare e che non vi farà ingrassare troppo.

Passiamo quindi alla ricetta per un ottimo pane alle noci che, come si sa, fanno anche bene alla pelle.
Procuratevi 500 gr di farina macinata a pietra tipo 2 (noi ad esempio usiamo questa), 5 gr di malto diastasico, 1 cucchiaio raso di sale, 350 ml di acqua, 15 gr di lievito madre disidratato, 40 gr semi misti (magari di girasole, lino, sesamo e zucca), 80 gr di noci sgusciate.

Sciogliete ora il lievito ed il malto nell’acqua tiepida e versateli in una ciotola con la farina. Mescolate con un cucchiaio fino ad amalgamare il tutto ed in fine aggiungete il sale. Riponete la ciotola in frigorifero per almeno 3 ore.
Trascorso il tempo di riposo, su una spianatoia infarinata, lavorate l’impasto senza sgonfiarlo troppo. Con le mani infarinate fate le pieghe: schiacciate l’impasto fino a formare un rettangolo, inserite le noci in modo casuale e piegate il lato destro del rettangolo verso il centro per poi sovrapporgli il lato sinistro.
Ruotate l’impasto di 90° e ripetete le pieghe. Capovolgete l’impasto in modo che le pieghe stiano sotto e adagiate il pane in un canovaccio ben infarinato, quindi fate riposare per altre 2 ore. Lavorate di nuovo l’impasto, creando una pagnotta, posizionatela all’interno di una pentola cuoci pane in ceramica e copritela per almeno 45 minuti.

Accendete il forno e portatelo a 200° e poco prima di infornare fate il taglio sul pane e, dopo averlo spennellato con acqua fredda, cospargete la sommità di tutti i semi misti. Infornate il pane nel cuoci pane per circa 40 minuti, togliete il coperchio e cucinate per altri 5 minuti in modo da creare una bella doratura estiva.
Sfornate e fate raffreddare bene su una griglia per almeno due ore.

Ed ora, amici, pensate alla vostra colazione con pane, marmellata e caffè, magari seduti in un bel giardino assolato leggendo il giornale.

C’est tout pour aujourd’hui.
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Agnello? Sì, grazie!

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Cari Amici,
dopo le avventure del Giappone siamo stati risucchiati appieno nel 2017.
Come vi sta andando questo anno dispari? A noi abbastanza bene, ed ora stiamo lavorando per arrivare carichi e pronti a Pasqua.
Non manca mica tanto eh!

Sappiamo che è un grande classico ma, se fatto bene, l’agnello fa sempre la sua figura in questo periodo pasquale.
Ecco quindi la mia ricetta di quest’anno. Si torna al classico in pieno stile Amaro: pochi ingredienti per una resa eccellente.

Correte quindi dal vostro macellaio di fiducia e fatevi dare delle costolette di agnello, magari un chilo. Poi preparate, per 4 persone: q.b. pepe
q.b. olio di oliva extravergine
q.b. erbe aromatiche incluse 8 foglie di menta
q.b. sale grosso
2 spicchi aglio
1 scalogno
qualche pomodorino
5 patate novelle di medie dimensioni
5 carote novelle
Bene, iniziamo.
1) prepara un leggero soffritto con parte dello scalogno tritato, olio e.v.o. e 2 cucchiai di acqua. Aggiungi il resto dello scalogno a pezzi grossi, le carote (noi le abbiamo lasciate intere, dividendole solo a metà in senso longitudinale) e le patate a cubetti. Cuoci così a coperchio semichiuso per 25 minuti, in modo da lasciare che le patate creino una crosticina. A cottura ultimata aggiungi del timo in polvere e riponi la pentola in modo da non far raffreddare troppo le verdure.
2) in un’altra padella (noi usiamo questa) sbuccia uno spicchio d’aglio, soffriggilo e rosola le costolette assieme ad abbondanti erbe aromatiche: fai cuocere il tutto per 20 minuti, anche con il coperchio chiuso.

Una volta cotto il tutto, prendi un bel piatto bianco grande, metti al centro la costoletta, versa le verdure e il sughetto di cottura della carne.

Et voilà, l’agnello è servito!
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Il Panettone

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Cari Amici,

finalmente per voi la ricetta del panettone, gentilmente offerta dallo Chef di Electrolux ProfessionalAlessandro Bresciani.

Questo dolce tipico del Natale ha origine nel nord in Italia, in particolare in Lombardia. La leggenda vuole che lo sguattero Toni, addetto alla cucina di Ludovico il Moro, usò un panetto di lievito di birra per rimediare al danno causato dal capocuoco degli Sforza, che aveva bruciato il dolce per la cena della vigilia. Toni, infatti, la mattina della Vigilia, ignaro di tutto aveva lavorato il panetto più volte con farina, uova, zucchero, uva passa e qualche scorza di cedro fino ad ottenere un impasto morbido e soffice. Quando successe il fattaccio, regalò al suo collega capocuoco il dolce, che venne portato in tavola e ottenne un gran successo salvando, così, il Natale in Casa Sforza. Si dice quindi che il padrone di casa, niente meno che Ludovico il Moro (che tra le altre cose ha commissionato a Leonardo L’ultima cena), soprannominò il dolce “Pan de Toni”, in omaggio al suo sguattero. A onor di cronaca, esiste anche anche un’altra leggenda sulle origini del panettone (a quanto pare un tizio si fece assumere da un fornaio per avvicinarsi alla figlia di questo, ed inventò un modo per incrementare le vendite – il panettone, appunto – e ottenere quindi la mano della sua amata), ma quella dello sguattero Toni la preferisco!

Passando ora alla ricetta del panettone fatto in casa, preparate questi ingredienti:

Ingredienti per la biga

► 150 grammi di  farina 330 W
► 75 grammi di acqua
► 15 grammi di lievito madre disidratato
Far riposare per 30 minuti a 28°

Primo impasto:

►25 grammi di farina 330W
►3 grammi di lievito madre disidratato
►90 grammi di zucchero
►225 grammi di uova
►80 grammi di burro

Secondo impasto:

►600 grammi di farina 330 W
►240 grammi di zucchero
►275 grammi di uova
►80 grammi di tuorlo
►7 grammi di sale
►15 grammi di miele
► 230 grammi di burro
► mezza bacca di vaniglia
► 150 di arancia a cubetti e 400 grammi di uva passa

Impastate la biga, la farina, le uova e il lievito fino da ottenere un impasto liscio e omogeneo. Aggiungete quindi il burro e lo zucchero e ultimate l’impasto.

Fate ora riposare per 60-90 minuti a 32°.

Impastate il primo impasto con la farina e le uova e lavorare bene.

Aggiungete il miele, la vaniglia e i tuorli in 2 o 3 fasi e aggiungete il sale, il burro e lo zucchero in più fasi.

Per finire aggiungere i cubetti di arancia e l’uvetta.

Tagliate l’impasto e formate delle palline, che dovranno riposare 20 minuti circa. Riavvolgetele e mettetele negli stampini.

Quando il panettone ha raggiunto l’estremità del pirottino, infornare a 180° per almeno 45 minuti. Testate la cottura col solito metodo dello stuzzicadenti!

Certo, il dubbio che lo sguattero Toni abbia davvero fatto tutta sta fatica rimane. Ma cosa volete, son leggende…

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Filetto di sgombro con burro alla mostarda di fichi e senape

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Cari amici,

state pensando anche voi a cosa preparare per il pranzo di Natale?

Oggi vi propongo un piatto sfizioso che può essere servito sia come antipasto che come secondo, a vostra scelta.

Ecco gli ingredienti per 4 persone:

-4 sgombri piccoli (se lo presentate come secondo abbondate);

-olio e.v.o.;

-sale;

-uno spicchio d’aglio;

-vino bianco;

-prezzemolo.

per il condimento, invece:

-150 grammi di burro;

-un cucchiaino di mostarda di fichi e senape (noi abbiamo usato la mostarda Lazzaris).

Prima di proseguire: se siete preoccupati che il burro sia troppo francofilo per i vostri gusti (e quindi calorico), sappiate che abbiamo appositamente scelto lo sgombro, un pesce azzurro sì molto saporito, ma povero di grassi. Quindi potete stare tranquilli, e conservare le vostre preoccupazioni per il panettone, o per la crema al mascarpone, o per la pasta fatta in casa, o per … .

Bando alla simpatia, passiamo ora alla cottura del pesciolino.

In una padella antiaderente ben calda, scaldate un cucchiaio di olio e.v.o. con uno spicchio d’aglio. Togliete l’aglio e riponete i filetti dello sgombro adagiandoli dalla parte della pelle. Aggiungete il sale e sfumate con il vino bianco.

Coprite e lasciate cuocere per cinque minuti.

Prima di lasciare ridurre il sugo, prendetene qualche cucchiaio e aggiungetelo al burro che avrete sciolto. Aggiungere la mostarda di fichi e senape e cuocete per qualche minuto. Se lo desiderate, aumentate la quantità di mostarda: dona quel pizzico di piccantino che ben contrasta il sapore dello sgombro.

Nel frattempo, una volta spento il fuoco, condite gli sgombri con il prezzemolo, adagiateli su un bel piatto da portata e cospargete con la crema di burro alla mostarda.

E ora cin cin, un bel brindisi al Natale!
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Il Panettone Salato

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Cari Amici,

il Natale, anche per quest’anno, è quasi alle porte.

Vi voglio quindi presentare una ricetta – a mio dire – perfetta per il periodo natalizio: il panettone gastronomico!

Preparate questi ingredienti:
-500 gr di farina manitoba
-1 cucchiaino raso di sale
-1 cucchiaino di zucchero
-50 gr di burro sciolto
-1 uovo
-250 ml di latte
-15 grammi di lievito madre disidratato
-tutto ciò che sognate per la farcia!

Ed ora…all’opera!

Mettete nell’impastatrice la farina, il sale, lo zucchero, il burro ammorbidito e l’uovo. Sciogliete il lievito nel latte tiepido, e versatelo a sua volta nell’impastatrice. Ovviamente, per chi non ha il robot o la planetaria, l’impasto può essere fatto a mano: è un impasto morbido, e si lavora quindi facilmente.

Quando tutto è pronto, fate lievitare il composto finché il volume non raddoppia. Ci vorrà circa 1 ora e mezza o due.
Dopo la lievitazione, impastate nuovamente il composto e ponetelo in uno stampo da panettone rivestito di carta forno.

Consiglio fai-da-te-per-gli-amici-dell’ambiente-e-del-riciclo: se riuscite a reperirlo, un ottimo stampo è costituito dal barattolo vuoto dei pelati o della passata in formato industriale. Per capirci, è quello che usano i ristoranti.

Procedete poi con la seconda lievitazione, che durerà sempre un’ora e mezza o due.

Se non avete a disposizione molto tempo – che si sa, durante le feste è più che prezioso, potete saltare la seconda lievitazione. Il risultato è quasi uguale, ma un pò meno soffice.

Infornate quindi l’impasto nel ripiano più basso del forno statico (quindi non ventilato) preriscaldato a 175° per circa 45 minuti. Questi sono dati indicativi, tarati sul mio forno.

Ultimata la cottura, aspettate che il panettone sia ben freddo (DUH!) e procedete al taglio partendo dal fondo del panettone. La prima fetta servirà da base, quindi tagliatela di circa un centimetro, e proseguite poi con il taglio delle altre fette. Escluso il fondo ed il colmo, dovete ottenere un numero pari di fette.
Appoggiate quindi la base e la prima fetta sul piatto di portata e procedete alla prima farcitura seguendo i vostri gusti; poggiate sopra altre due fette e procedete alla seconda farcitura e via via fino al termine degli strati. Completate infine il panettone con il colmo.

Con un coltello seghettato tagliate il panettone verticalmente per ottenere quattro spicchi.

Per quanto riguarda la farcia, lascio le varie possibilità alla vostra fantasia, ma vi posso consigliare di utilizzare sia prodotti ittici che prodotti di terra. Ad esempio, per alcuni miei clienti, non può mai mancare il ripiano a base di mayo (per la ricetta vedete qui), soppressa, radicchio di Treviso e noci. Altri, invece, non transigono sul ripieno di salmone affumicato, crema di burro salata, misticanza e scorzette di limone. Insomma, spazio alla fantasia!

Se confezionate la vostra piccola meraviglia a più piani con una busta trasparente per alimenti e un bel fiocco…voilà, avete tra le mani il cadeau perfetto per la cena di Natale con i vostri cari.
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mayonnaise italiana

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Cari amici internauti,
inauguriamo la sezione ricette di questo -modestamente- bellissimo sito.

Iniziamo dalle basi: la mayonnaise.
Perché proprio questa salsa? Uno: perché oggi va così; due: perché è una delle salse più famose, utilizzate e semplici da realizzare.
La versione che impariamo oggi è quella italiana, che si differenzia da quella francese per pochi ma significativi dettagli. Uno tra tutti: i francesi utilizzano la senape e soltanto il tuorlo dell’uovo.

Mayonnaise italiana, dicevamo.

Procuratevi quindi un uovo intero, 250 gr circa di olio di semi, succo di limone, sale e pepe.

Nel recipiente del vostro robot (mixer ad immersione, frullatore etc.), mettete albume e tuorlo dell’uovo aggiungendo un pizzico di sale. Fate lavorare il robot per 30 secondi, quindi, sempre con le lame in azione, aggiungete a filo l’olio di semi fino a quando la salsa risulterà lucida e molto soda. La quantità d’olio dipende dalla grandezza dell’uovo: aggiungerne fino a quando un cucchiaino messo al centro della salsa rimarrà magicamente in piedi da solo.

Unite ora il succo di limone e regolate di sale e di pepe.

Fate riposare la mayo per circa un’ora, così i vari alimenti si amalgameranno dando sapore alla vostra salsa.

Et voilà! Anzi, abbandonando le derive francofone…ecco fatto! La vostra mayonnaise è pronta per essere servita.

Una precisazione: per i puristi e per i più volenterosi, la mayo può anche essere fatta a mano, con una frusta.

A presto!
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